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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

Scimmie davvero anormali.

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E niente, da quando entrai l'estate scorsa in un supermercato, ora giustamente chiuso, di Porto Maurizio -ex libero comune ligure accorpato dal Duce un secolo fa alla sabauda Oneglia per creare l'ircocervo topografico chiamato Imperia - la mia visione delle cose è cambiata irrimediabilmente. Lì, vicino alla cassa, c'erano dei libri usati portati da qualcuno e lasciati a disposizione dei clienti che volessero prendersi la briga di portarseli via. Li spulciai e disgraziatamente ne scelsi uno dal titolo curioso: "Il terzo scimpanzè. Ascesa e caduta del primate homo sapiens" . L'autore è Jared Diamond, nome a me sconosciuto, ma l'editore invece no: Bollati Boringhieri. Editore torinese che mi ha sempre spacciato roba davvero buona. Insomma, lo presi. Purtroppo però, diversamente dai troppi libri presi e lasciati sugli scaffali di casa ad impolverarsi, come ultimamente mi capita troppo spesso di fare, questo lo lessi. Il mondo non fu più lo stesso per me. Mi ri

Decisamente in scena.

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Tornando alle foto che hanno per soggetto le strade della città è facile notare l'insistere sulla presenza del fotografo che si insinua nell'immagine come ombra o come riflesso. È anche evidente la cura con la quale il fotografo evita di mostrare i tratti del proprio volto, condannandosi alla stessa anonimità dei passanti (...) Per la prima volta, con sistematicità e preordinazione, il fotografo non si limita ad osservare o a testimoniare al riparo del suo apparecchio (riparo che assai spesso è barriera) ma entra naturalmente e decisamente in scena, è soggetto e al tempo stesso oggetto della sua visione. Ugo Mulas Le foto di Friedlander , in N.A.C., n°1, 1972, pagg.13-14. (recensione della mostra alla Pillotta di Parma) > https://borful.blogspot.com/2023/01/myself.html

Carlo, la corona e la salvezza.

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Ho seguito, come tanti italiani penso, le telecronache dell'incoronazione di Carlo III. Devo dire che il cerimoniale, i dettagli dei volti dei protagonisti e dei partecipanti, i loro atteggiamenti, la scenografia e le coreografie, tutto l'insieme, mi sono apparsi persino ridicoli. Un vecchio principe arriva in ritardo di almeno trent'anni al trono, insieme alla donna tanto amata. Sarebbe al massimo una fiaba patetica e parecchio triste, se non fosse realmente accaduto. Un trono impolverato da procedure d'investitura ormai senza alcuna aura possibile agli occhi di chi non sia abbagliato del tutto dai rituali monarchici e religiosi. Mi è sembrato di assistere alla fine di un'epoca, incarnata in estremo dalla quasi immortale Elisabetta II, erede di quell'Impero britannico fondato sul plurisecolare dominio di altre civiltà, con tutte le conseguenze anche sanguinose e predatorie del caso. Se c'è un possibile futuro per ciò che resta della monarchia nel Regno Unit

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