Le domeniche sono finite.
Certo, non può essere sempre domenica, ma nemmeno sempre lunedì. Quest'estate torrida e violenta sembra spazzare via ciò che restava di un modello sociale che dal Secondo Dopoguerra, nel bene e nel male, aveva consentito a milioni di italiani e alle loro famiglie di condurre delle vite dignitose con i frutti del proprio lavoro. L'idea di fondo fu quella di dare un posticino al sole a tutti o quasi. Questo non per qualche ideale filantropico, ma proprio per il calcolo politico che vedeva in una società dove ciascuno potesse campare con un minimo di benessere il modello fondamentale per una democrazia compiuta, anche in contrapposizione al modello comunista, allora incombente. Poi il diluvio. Il comunismo si arrende senza combattere. Il capitalismo non fa prigionieri, prende tutto e rilancia. Dall'economia basata sul lavoro e sulla produzione dei beni di consumo di massa si passa alla pura e semplice speculazione finanziaria. Sempre più complessa, globale. L'individuo,