Le domeniche sono finite.


Certo, non può essere sempre domenica, ma nemmeno sempre lunedì.
Quest'estate torrida e violenta sembra spazzare via ciò che restava di un modello sociale che dal Secondo Dopoguerra, nel bene e nel male, aveva consentito a milioni di italiani e alle loro famiglie di condurre delle vite dignitose con i frutti del proprio lavoro.

L'idea di fondo fu quella di dare un posticino al sole a tutti o quasi. Questo non per qualche ideale filantropico, ma proprio per il calcolo politico che vedeva in una società dove ciascuno potesse campare con un minimo di benessere il modello fondamentale per una democrazia compiuta, anche in contrapposizione al modello comunista, allora incombente.

Poi il diluvio.

Il comunismo si arrende senza combattere. Il capitalismo non fa prigionieri, prende tutto e rilancia. Dall'economia basata sul lavoro e sulla produzione dei beni di consumo di massa si passa alla pura e semplice speculazione finanziaria. Sempre più complessa, globale. L'individuo, essenza del pensiero occidentale, e la sua libertà d'azione, senza freni e scrupoli, diventano il modello di riferimento. Non c'è religione, ideologia alternativa, pensiero critico che tengano. La famiglia, la dignità del lavoro, l'ascensione sociale possibile lavorando con merito per essa, non importa da quale origine si provenisse, la comunità sociale allargata oltre la famiglia con un progetto di futuro per i figli di tutti, non reggono l'impatto con la nuova realtà. Famiglie, scuola, sanità e aziende pubbliche, tutto svanisce a poco a poco.

Oggi si vive nelle macerie di quello che fu un sogno possibile e infranto.

Si parla sui media degli stupri perpetrati da bande di minorenni rinselvatichiti. Non si parla però del modello che dovrebbe essere proposto a loro per non avvitarsi in quella situazione di barbarica delinquenza. L'alternativa sarebbe un lavoro senza dignità che ti lascia in miseria comunque? La sopravvivenza senza speranza di progredire perché non hai il cognome giusto? Il vivere "da sfigati" perché non hai soldi, cose e corpi umani da consumare a piacere? Così come ogni minuto del giorno ti viene ricordato su qualsiasi media? Drogarti, spacciare, rubare, violentare, eccedere in ogni modo sono tutto quello che puoi fare se sei giovane e vuoi una vita vissuta "alla grande". Lavorare, metter su famiglia, svenarsi per mantenere e far crescere i figli perché dovrebbero sedurre di più un individuo giovane? Per andare in Paradiso? Per farsi dire bravo dagli stessi che ti hanno tolto tutto addirittura prima che tu nascessi?

Gli attori dei fatti criminali di questi giorni sono marionette. Il puparo non andrà in galera, non pagherà mai nulla. Il puparo è quello che comanda i giochi. Non è grande, non è vecchio, non è nemmeno uno solo. Sono tutti quelli che potendo agire per cambiare le cose non lo fanno. Si lasciano trasportare dall'onda di piena dei loro interessi privati. Ognuno per sé e nessun dio per tutti. 

Sto attaccato ad un ramo e corro nella corrente verso valle anch'io come tutti. Non ho rimedi in tasca, posso solo dire cosa si vede da questo ramo.


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