L'italiano è stato nei secoli la lingua franca che consentiva ai nativi della nostra "espressione geografica" di parlarsi e scriversi, almeno coloro che potevano alfabetizzarsi abbastanza per farlo. Provo un'affezione profonda per l'italiano, che anch'io come tanti ho incontrato sui banchi di scuola, nel mio caso torinesi, avendo come lingua materna il veneto parlato nelle campagne tra Vicenza e Padova che i miei genitori, emigrati a Torino in cerca di un futuro per loro stessi e i loro figli, continuarono a parlare in famiglia per tutta la vita. Penso tuttavia che la funzione fondamentale dell'italiano come lingua di comunicazione tra italiani di origini diverse stia gradualmente morendo, sostituito sempre più dalla conoscenza dell'inglese, per via della sua diffusione globale attraverso Internet. Penso al contrario che le lingue materne degli italiani avranno un futuro. Rimarranno come legame diretto tra parlanti dello stesso luogo, magari imbastardi...