Ferrari secondo Michael Mann.
Visto in una sala con pochissimo pubblico su uno schermo bello grande che dalle prime file ti fa entrare in pieno nelle scene più dinamiche insieme al rombo scatenato dei motori. Direi un ottimo film, molto aderente alla biografia storica di Enzo Ferrari, ben diretto, sceneggiato e recitato, in specie dalla sempre straordinaria Penélope Cruz - stavolta in una parte complessa e davvero molto difficile - e con un attore protagonista molto ben calato nei panni dell'uomo Ferrari. Mi pare che l'aver scelto un momento storico preciso, il 1957, quando Ferrari si gioca tutto sulla vittoria di una sua vettura alla Mille Miglia , sia stata una scelta perfetta. Non tanto per raccontare l'incredibile epopea di una vita dedicata alle corse automobilistiche, che avrebbe richiesto intere serie filmiche di ore e ore, tanto è stata densa di avvenimenti eclatanti, ma piuttosto per mettere l'accento su un nodo esistenziale che appartiene ad ogni umano, sul motivo profondo che porta alcuni