Esito negativo.
Ricevo un comunicato stampa da una nota galleria d'arte contemporanea torinese per l'inaugurazione della prossima mostra. C'è il testo di presentazione e un'immagine a colori di una delle fotografie esposte. Vedo una conchiglia chiaramente invertita nei toni, quindi di varie gradazioni di blu, come qualsiasi altra immagine a colori invertita digitalmente. Basta un click nel più semplice dei programmi di visualizzazione. Una cosa che chiunque può fare, e fa per gioco, ormai si può dire "da sempre". Un effetto che lascia davvero il tempo che trova. Eppure nel testo, questo risultato viene proposto come chissà quale vertice artistico che debba indurre meraviglia e riflessioni profonde. Ora, io non so quanto qualcuno sia disposto a pagare per mettersi in collezione un'opera del genere, e non voglio nemmeno saperlo, ma se questo è ciò che si propone come "arte contemporanea", cioè immagini davvero qualsiasi avvolte in un cellophane di parole celebrat