Gianni Berengo Gardin, un fotografo di classe.
Berengo Gardin guarda Ugo Mulas, GAM Torino. ©2008 Fulvio Bortolozzo. Da più parti ultimamente salgono voci a criticare le varie dichiarazioni di Gianni Berengo Gardin (classe 1930) sulla fotografia vera o presunta, sul digitale, sull'arte e via dicendo. Indignazioni, repliche, stracciar di vesti di ardenti sostenitori delle tesi opposte. Bene, scusate il francese, ma mi sono rotto le palle di sentir tutto questo agitarsi di scudi contro un signore che ha raggiunto un'età veneranda dopo una vita da fotografo, quando fare il fotografo era un mestiere come un altro. Questo è il vero punto, ora che in troppi per avere una fotocamera in mano si considerano artisti, autori, intellettuali prestati, docenti incaricati. Gianni Berengo Gardin è un uomo che tutto solo soletto si è inventato da zero un lavoro che gli piacesse, in epoche in cui il lavoro che non ti piaceva, ma ti manteneva a vita, era elargito con una certa abbondanza. Con la sua fotocamera ha ideato, realizz