Venezia, 1960. ©Gianni Berengo Gardin. Gianni Berengo Gardin non ha davvero bisogno di presentazioni. Se c'è un uomo che può incarnare con la propria vita il mestiere del fotogiornalista è senza dubbio lui. Da sempre punta le sue Leica su tutto quanto possa essere motivo di riflessione. Innumerevoli le sue fotografie e tutte dedicate al desiderio di vedere bene ciò che accade per dare modo a se stesso e agli altri di provare a capire. Mai fazioso, sempre un passo indietro, disposto a nascondersi dietro l'umiltà dell'artigianato piuttosto che prevaricare un'immagine con la sua personalità e i suoi preconcetti artistici o ideologici, posto che ne abbia. Berengo rappresenta ancora il meglio dell'utilità sociale di un fotografo, a fronte del diluvio di fotografanti che la tecnologia digitale riproduce come tanti vanesi e autoreferenziali robot oculari tutti uguali tra loro. Mentre l'editoria nazionale e internazionale, vedi la recente vicenda del Chicago Sun Ti