Ma cos'è la Destra, cos'è la Sinistra?

Come Giorgio Gaber ironicamente cantava, la domanda di fondo è proprio questa.

Guardando agli umani, come specie, si può notare che abbiamo una tendenza nativa a raggrupparci per similitudini. Siano esse fisiche, psicologiche, biologiche, comportamentali, simboliche o altre. Forse questo è il tratto più distintivo della nostra specie. In questo senso, è possibile considerare due direzioni opposte nei fatti: la prima converge verso la massima unità della specie umana, la seconda verso la massima separazione. Se si leggono i fenomeni con questo approccio in mente, ecco che si chiariscono molte vicende. Un'azione di Sinistra tenderà a porre tutti gli umani su un piano di uguaglianza; un'azione di Destra tenderà a dividerli per gruppi omogenei di interessi contrapposti tra di loro. Le due tendenze sono per questo antitetiche, in conflitto perenne e oggettivamente irraggiungibili del tutto. Comportano però sempre delle conseguenze pratiche, anche tragiche, nella realtà degli umani. Un equilibrio tra l'unità e la separazione, secondo criteri umanistici e razionali, mi appare per questo come l'unica soluzione realmente positiva. Ciò non significa fare del cerchiobottismo, ma trovare una sintesi condivisibile dagli interessati su quello che va unito e quello che può restare separato. A questo servono le istituzioni democratiche, dove l'unità e la separazione possono trovare nella dialettica politica il rapporto di volta in volta possibile in un dato momento storico.

Al di fuori della democrazia, esiste solo un rapporto di pura forza e così lo scontro tra unità e separazione può anche servire per meglio comprendere la genesi e lo svolgimento autentico di ogni conflitto passato e in corso.

Nel caso israelo-palestinese, per esempio, la prevalenza di scelte di Destra, che come sempre sono quelle religiose estremiste, ha portato nei decenni all'impossibilità di una convivenza pacifica tra ebrei e musulmani in Palestina. Con questo approccio si può anche vedere chiaramente che la Destra israeliana (Likud e partiti ultrareligiosi)  ha attivamente favorito l'affermarsi della Destra religiosa palestinese (Hamas) a Gaza per impedire ogni possibilità alla soluzione pacifica "Due popoli in due Stati". Così come si può vedere che la sconfitta del Laburismo israeliano (socialista comunitario), che aveva saputo trovare accordi di pace con l'OLP (organizzazione laica e socialista), ha condotto la situazione verso una soluzione di Destra: la pulizia etnica totale o, in alternativa, il genocidio sul posto, dell'uno o dell'altro popolo. Non a caso a venire assassinati, straziati e rapiti da Hamas il 7 ottobre sono stati sì ebrei, in quanto ebrei, ma soprattutto ebrei di Sinistra, del movimento comunitario dei Kibbutz e non estremisti religiosi di ultradestra. 

Uscendo quindi dalle etichette più convenzionali con le quali si suddividono gli umani, emerge con chiarezza uno scontro di fondo perenne tra la Sinistra egualitaria e la Destra separatrice, ad ogni livello ed in ogni contesto storico possibile. 


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