Questo è il progetto.

Guardo le fotografie che ho realizzato finora, e mi dicono che chi siamo, che cosa sentiamo, che cosa sarà di noi, semplicemente non conta. Le nostre aspirazioni e i nostri successi sono stati superficiali ed insignificanti. Leggo i quotidiani, le loro rubriche, qualche libro, sfoglio le riviste (la nostra stampa). Trattano tutti di illusioni e fantasie. Posso solo concludere che abbiamo perso noi stessi e che la bomba potrà ultimare l'opera, definitivamente, e non ha importanza; non abbiamo amato la vita.

Non posso accettare le mie conclusioni e, quindi, devo proseguire in questa ricerca fotografica, portarla più avanti e più in profondità. Questo è il mio progetto.

Garry Winogrand

(dalla domanda per la borsa di studio Guggenheim del 1963)

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