Art Déco al Forte di Bard.

Fino al 10 aprile prossimo è aperta al Forte di Bard una mostra di grande seduzione. Il titolo è Il Déco in Italia, l’eleganza della modernità. Duecentotrenta opere tra pittura, scultura, decorazioni murali, arti applicate, manifesti e illustrazioni. A rubare la scena è prevalentemente la scultura ed in particolare le ceramiche. Il curatore Francesco Parisi ha saputo esaltare lo splendore di un periodo dell'arte italiana in cui fiorivano opere decorative create da artisti eccellenti, eredi della grande tradizione dei secoli precedenti e allo stesso tempo innovatori visionari. Sono anni turbolenti in Italia, quelli in buona parte attraversati dal totalitarismo fascista, che per fortuna, anche della vita artistica del Dopoguerra, non impedì alle individualità più talentuose di crescere e fiorire. In gran parte le stesse a cui si dovrà anche la grande stagione degli anni Cinquanta e Sessanta. Il patto tacito, e diabolico, fu quello di non occuparsi direttamente di politica, senza che fosse richiesta per forza un'attività di propaganda celebrativa, bastava rinunciare ad opporsi esplicitamente al regime. Oggi, anche per questo, possiamo ammirare risultati che possiedono un'estetica talmente raffinata e così elevata da mantenere intatto il loro fascino verso le sensibilità contemporanee. Nei restanti spazi del forte, grandi, a volte persino enormi, coloratissimi animali in plastica rigenerata del progetto Regen'Art portano una piacevole sensazione di leggera follia.

Nel consigliare quindi chi può di andare a Bard, come al solito, riporto qualche fotografia presa durante la mia gioiosa immersione.































     ©2023 Fulvio Bortolozzo



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