MYSELF
Dal 2018. (selezione)
Da oltre quarant’anni pratico una fotografia di osservazione nei luoghi. Durante le camminate quotidiane capita incidentalmente che un’ombra o un riflesso della mia figura finiscano per entrare nella fotografia che sto prendendo. In genere considero questo un difetto e provvedo ad eliminarlo cambiando punto di vista, ma di recente tendo a considerarlo un qualcosa che rende più evidente nell’immagine la complessità concettuale della pratica fotografica, sempre nascosta nella separazione artificiosa tra il fotografante e il suo soggetto. In realtà, la camera ottica rende durevole secondo le sue leggi fisiche una misura del tempo e dello spazio che non fa pienamente parte dell’esperienza umana. Imprimere nell’immagine la presenza fuggevole del fotografo è un atto deliberato di rinuncia all’affermazione di qualcosa per porre invece in dubbio ogni cosa. Tutto avviene come flusso del tutto soggettivo di coscienza in una infinita volontà di impossibile autorappresentazione. Alla fine solo questo risultato conta per davvero.
Myself
Since 2018. (selection)
I have been practicing observation photography in places for over forty years. During my daily walks it happens accidentally that a shadow or a reflection of my figure ends up entering in the photograph. Generally I consider this a defect and I try to eliminate it by changing my point of view, but recently I tend to consider it something that makes the conceptual complexity of photographic practice more evident in the image.
©2018-2024 Fulvio Bortolozzo
Le fotografie ed i testi pubblicati in questo blog sono di mia esclusiva proprietà.
Chi viola il Copyright sarà perseguito a norma di legge.
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