Tramonti, gattini e raggi verdi.

Sono arrivato a sera e ripenso.

Stamattina ho pubblicato su Instagram, e condiviso su Facebook, una fotografia presa a Trapani. Un tramonto. Qualcuno se ne è stupito, trovandola incredibile per come conosce il mio fotografare, qualcun altro mi ha scritto di aspettarsi a questo punto da me prima o poi anche fotografie di gattini. Ovviamente sono commenti scherzosi, in amicizia. Tuttavia mi hanno fatto pensare. Nella fotografia si vede l'ultimo spicchio di sole sul mare, un attimo prima di nascondersi dietro l'orizzonte. Quel momento che il regista francese Éric Rohmer fa descrivere ai protagonisti di Le Rayon vert, un suo film del 1986, che vidi all'epoca.

Da Wikipedia:
Delphine è da sola sulla spiaggia di Biarritz. Presta orecchio alla conversazione di alcune villeggianti che parlano di un romanzo di Jules Verne, Il raggio verde, a proposito di un fenomeno ottico prodotto dal sole al tramonto sul mare. Nel momento in cui la porzione superiore del disco solare si inabissa, la curvatura terrestre produce per un attimo un raggio verde; per i protagonisti del romanzo, se si è testimoni di quel momento si riesce a vedere dentro se stessi e a leggere nel cuore della persona che si ama.

Quel momento cercavo, mentre prendevo fotografie del tramonto e quel raggio non l'ho visto e non c'è nella fotografia che ho pubblicato, ma c'è l'intenzione e tutto il resto: l'acqua del mare, le persone in controluce sulla scogliera, un'onda nel mare, il colore ormai diffuso e spento dell'imbrunire al suo inizio. Tutto questo, per dire che non è il soggetto il punto fondamentale di un'immagine, ma l'approccio al soggetto. Le fotografie di tramonti non sono condannate ad essere banali e destinate solo al sollazzo dei semplici o dei romanticoni, oltre che aborrite dai cultori sofisticati che hanno fatto le scuole alte della cultura fotografica. Così come non lo sono quelle dei gattini di cui tanto si ride sulla rete. Ogni cosa visibile dagli umani è fotografabile, persino quelle non direttamente visibili, e ogni soggetto ha la sua dignità potenziale. Dipende dalle intenzioni del fotografo e dal suo approccio al soggetto. Non altro, almeno per me. Tramonti e gattini inclusi. 


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