La Cappella si stima.
Bravo, non c'è che dire. David LaChapelle nella mostra della Venaria Reale viene presentato come meglio non si potrebbe. Il luogo e l'allestimento sono celebrativi al massimo. Le stampe fotografiche, in parte chimiche e in parte a getto d'inchiostro, sono di medie e grandi dimensioni. Il colore industriale di cui sono fatte viene usato con quel professionismo statunitense che non ha rivali nel mondo, nemmeno in Europa. C'è poco da fare, nel vero paese che ha inventato la fotografia (in Francia lo è stata per caso) chiunque possa avere qualcosa da dare in pasto ai supertecnici del settore se lo ritrova confezionato a regola d'arte e persino qualcosa in più. La stima quindi è altissima, il professionismo esposto è ai massimi livelli. Applausi. Però, come al circo e in tutte le cose della vita, quando passi il tuo tempo ad ammirare la bravura tecnica è perché, a parte quella, non c'è davvero nient'altro. Ogni idea, ogni riferimento iconografico, ogni