REST QUEST: Annamaria Belloni.
©2007-2013 Annamaria Belloni. |
Il titolo della serie è Il gene rosso e comprende una quarantina di immagini; è un lavoro iniziato nel 2007 e che ho considerato concluso nel 2013, anche se quando vedo in giro qualche bella chioma rossa di solito non resisto alla tentazione di fare ancora qualche scatto...
Quali intenzioni ti hanno guidato nell'impostazione della serie?
L'idea della serie mi è venuta quando, ormai 10 anni fa, ho seguito un servizio in televisione che parlava della prossima estinzione dei rossi: alcuni scienziati avevano infatti calcolato che, a causa della progressiva dominanza degli altri geni, quello rosso, recessivo, sarebbe scomparso entro la fine di questo secolo! Ho subito pensato di cominciare a ritrarre tutti i rossi che conoscevo o che incontravo per strada e cominciare così a fissare le loro immagini senza impostare una catalogazione di tipo seriale, che non mi interessava, ma cercando di fare dei ritratti ambientati anche se non troppo costruiti, anche perché spesso, fermando gli sconosciuti rossi per strada (in Italia e anche all'estero) avevo pochissimo tempo a disposizione e dovevo improvvisare. Ad alcuni di loro ho anche chiesto di parlarmi della loro rossitudine e tutti avevano qualcosa di interessante da dire a questo proposito, consapevoli di fare parte di una minoranza silenziosa, e per questo spesso anche presa di mira. E tutti erano a conoscenza del fatto che si sarebbero estinti. Ne sono nate alcune mini-interviste, interessanti.
Quali procedure di ripresa e post produzione hai seguito?
Sono ancora molto affezionata alla vecchia pellicola 6x6, la maggior parte degli scatti sono stati fatti con una Hasselblad. Poi procedo alla scansione del negativo.
Qual è in breve la tua storia nel fotografico?
Mi occupo di fotografia da oltre 20 anni e dal 1999 gestisco uno studio di fotografia a Piacenza che si occupa sia di lavori commerciali che di quelli di ricerca; ho curato per cinque edizioni il festival internazionale di fotografia Fotosintesi e tengo corsi e workshop nella mia città. Ho collaborato con diverse gallerie sia in Italia che all'estero ed esposto in numerose mostre personali e collettive. L'8 settembre inauguro una grande personale al Fotoforum di Innsbruck con i tre lavori più recenti.
A cosa stai lavorando adesso?
Dopo aver lavorato per alcuni anni al tema della memoria, ora sto sviluppando un nuovo progetto sul rapporto tra l'uomo e la natura e sul loro dialogo dimenticato, dove la natura, spesso offesa e sopraffatta, diventa invece dominante.
Vuoi aggiungere ancora qualcosa?
W i rossi!
REST 26/02/2017
ARMENTANO BELLONI CIPOLLINA
MAZZEI RIGAMONTI ZANINI
Per trovare nel blog le altre interviste di questa serie, digitare REST QUEST nella casella di ricerca.