Immagini, non dipinti.
Mi pare che un certo equivoco qui da noi sia molto diffuso. Mi riferisco al movimento storico del Pictorialism, che a cavallo tra Ottocento e Novecento si sviluppò in Europa e negli Stati Uniti.
Tutto probabilmente nasce dal nome stesso che in Italia suggerisce una relazione privilegiata con la pittura. Diversamente da quanto è storicamente avvenuto e continua ad avvenire. Perché se si intende il termine pictorialism come riferimento alle pictures, quindi alle immagini in senso esteso, e non specificatamente alla pittura (painting), ancora oggi esistono ed operano fotografi che intendono realizzare delle immagini con le loro fotocamere.
Qui il discorso potrebbe avvitarsi in uno sterile nominalismo, ma quello che mi interessa evidenziare è che una fotografia non può mai essere un dipinto, mentre, per la procedura con con cui la si ottiene, non può non essere un'immagine. Automatica invece che manuale, ma sempre un'immagine.
Tutto probabilmente nasce dal nome stesso che in Italia suggerisce una relazione privilegiata con la pittura. Diversamente da quanto è storicamente avvenuto e continua ad avvenire. Perché se si intende il termine pictorialism come riferimento alle pictures, quindi alle immagini in senso esteso, e non specificatamente alla pittura (painting), ancora oggi esistono ed operano fotografi che intendono realizzare delle immagini con le loro fotocamere.
Qui il discorso potrebbe avvitarsi in uno sterile nominalismo, ma quello che mi interessa evidenziare è che una fotografia non può mai essere un dipinto, mentre, per la procedura con con cui la si ottiene, non può non essere un'immagine. Automatica invece che manuale, ma sempre un'immagine.