Transizioni d'arte a Torino.


"Assomigli a mio padre". Esordisce così Victor nell'incontrarmi, con un largo sorriso familiare, e scatta inevitabile un abbraccio. Casi della vita, però l'episodio rivela già molto dell'atteggiamento empatico di questo artista di Valencia per ciò che gli accade intorno.

Al centro dell'arte c'è la vita, e da ciò che vi accade nascono quelle urgenze che poi diventano le opere, quando trovano il modo di manifestarsi. Nel caso di Victor, l'urgenza che lo richiama alla necessità dell'arte è quella che riguarda ciascuno di noi in questo periodo storico: la migrazione verso l'Europa di sempre più persone spinte qui dalle gravi difficoltà da cui fuggono e dalla speranza, dal sogno, di poter ricominciare il cammino verso una vita degna di essere vissuta. L'Europa vista quindi come un approdo salvifico. Salvo poi incontrare nuovi problemi, nuove impossibilità e nuove disperazioni, quando non addirittura la morte prima ancora di avervi potuto mettere piede.


Una tragedia di dimensioni epocali che Victor trasferisce in arte, riportandone l'essenza analitica, sfrondando tutte quelle considerazioni di cronaca e quelle emozioni forti che ottenebrano la ragione, portando così ad azioni e reazioni che alimentano ulteriori conflitti e drammi. Victor ci richiama tutti ad un distacco, ad un passo indietro per meglio percepire e capire. Siamo di fronte ad essere umani, siamo tutti essere umani e questa cosa che noi qui chiamiamo Europa è fatta da esseri umani per far vivere meglio gli esseri umani. Non ci sono entità astratte, istituzionali, economiche o religiose, per cui valga la pena di sacrificare nessuno. Esistono gli umani e tra umani si deve poter trovare la via perché a ciascuno sia data almeno l'opportunità di vivere. Il resto sono scorie della storia e verranno spazzate via comunque prima o poi.


Victor si serve liberamente dei mezzi che ritiene adatti a rendere presenti e concrete le sue idee. Anche di fotografie, anche in versione da affissione stradale al posto delle pubblicità convenzionali. Sculture, installazioni, immagini, tutto quello che serve per mettere le persone di fronte a qualcosa che possa far scattare il pensiero e con esso la possibilità di cambiarlo, o almeno migliorarlo.

Sono contento di assomigliare a suo padre. Un figlio così mi sarebbe piaciuto averlo davvero e ora che lo conosco so che un pochino ce l'ho. Hasta luego Victor!



Victór Lopez Gonzáles
TRANSITIONS  l’Umanità in transito
a cura di Patrizia Bottallo

DOVE


MAO Museo d’Arte Orientale
Via San Domenico 11, Torino

ingresso libero

PALAZZO LASCARIS

Consiglio Regionale del Piemonte, Via Alfieri 15

ingresso libero

Piazza Amalia Piccinini
(fronte Archivio di Stato)


Via Massari angolo via Chiesa  della Salute
(antistante parco pubblico)


QUANDO

INAUGURAZIONE AL MAO
Giovedì 20 ottobre 2016, dalle ore 18.

Apertura: dal 20 ottobre al 7 novembre  2016.
Da lunedì a venerdì  10:00 - 18:00
Sabato e domenica   11:00- 19:00


INFO

Martin -  Martini Arte Internazionale
edmondo.bertaina@yahoo.it

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