Un oceano tutto nuovo.

Con questo post inizio a sperimentare una "versione mobile" della redazione del blog. Dallo smartphone tutto diventa rudimentale e devo per ora rinunciare alle immagini. Chiedo quindi perdono per ciò che non funzionerà come al solito.

Andando al dunque, sto notando come sia in aumento esponenziale la produzione di libri fotografici, in genere ma non solo autoprodotti, nei quali oggettualità e grafica prevalgono sul fotografico.

Per la mia esperienza e sensibilità, la forma "libro" o "album" è un contenitore che permette di presentare una serie di fotografie secondo un ordine autoriale non vincolato all'oggetto specifico, ma relativo al progetto originario.

Mi chiedo quindi se questa tendenza contemporanea non sia anche provocata da una perdita di fiducia nella possibilità che la serie fotografica sia ancora in grado di contenere un senso, almeno bastante, a venir rintracciato e compreso nel mare magno che inflaziona le esperienze visive in cui siamo costantemente, e sempre più, immersi. Per me lo è, ma sono un naufrago del mare novecentesco che si tiene a galla, spero, in un oceano tutto nuovo.

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