Siamo quello che mangiamo.
Ormai c'è solo una settimana per poter visitare la mostra collettiva "Quid edamus, quid sumus" curata da Daniela Giordi ed allestita nell'ex Salone Consiliare di Carignano, in provincia di Torino.
Nonostante il poco tempo a disposizione, desidero lo stesso invitare chi mi legge, ed è a portata chilometrica, a fare uno sforzo per esserne poi ripagato da qualcosa di molto stimolante. Cosa ormai piuttosto rara di questi tempi.
Giordi mette insieme dodici "apostoli" sul tema del cibo — oggi quasi obbligatorio lo so, ma l'Expo milanese finirà presto, per fortuna — e un delizioso piccolo corpo di fotografie storiche. Nell'insieme delle proposte si rintraccia facilmente il gusto e la storia della curatrice, che per anni ha saputo presentare al pubblico torinese autori di notevole interesse con le varie stagioni espositive della galleria ABF|Scatola chiara.
Si va da tradizionali stampe fotografiche incorniciate ad installazioni vere e proprie, passando per oggetti d'artista. Nell'insieme la sensazione è di estrema apertura al possibile. A quanto può circondare ed espandere l'esperienza dell'atto fotografico contamindandolo con ogni ripensamento concettuale. L'immagine diviene luogo e oggetto, la traccia ottica chimica, o digitale, rientra nel mondo reale come sua parte significativa, o almeno indicativa, di quanto c'è da scoprire anche nel momento più apparentemente banale e umile dei nostri giorni.
QUID EDAMUS
QUID SUMUS
Fotografie per nutrirsi
A cura di Daniela Giordi
Paola Agosti, Bersezio & Olivero, Franco Borrelli, Simone Casetta, Claudio Cravero, Matilde Domestico, Pierlugi Manzone, Paolo Minioni, Zoltan Nagy, Guglielmina Otter, Giacomo Vanetti, Natale Zoppis.
Fotografie storiche dalla Collezione Adriano Silingardi.
Ex Salone Consiliare
Piazza San Giovanni 9
Carignano (TO)
Orari di visita:
giovedì e domenica 10-13;
venerdì e sabato 15:30-18:30;
su appuntamento (cell. 334 162 6741) .
Fino al 25 ottobre 2015.
Ingresso libero.