L'amore vola o almeno dovrebbe.
Vorrei segnalare ai miei lettori un film appena uscito di Paolo Severini dal titolo "L'amore vola". Non è ancora chiara quale sarà la sua distribuzione, ma se vi capitasse a tiro in qualche modo non perdete l'occasione di vederlo. Si tratta di un montaggio di interviste realizzate a Torino dallo stesso regista a persone in difficoltà, per traumi subiti o malattie degenerative.
Il tema verso il quale conduce gli intervistati è quello della loro sessualità. Argomento quanto mai difficile da affrontare per tutta una somma di motivi. Al di là delle questioni toccate, sono rimasto molto colpito dall''approccio particolarmente equilibrato e sensibile messo in campo dal regista/attore Severini. Usando la camera con apparente disinvoltura, e persino sciatteria stilistica, costruisce invece una raffinata spirale di coinvolgimento. Non solo le persone intervistate finiscono per dire più di quanto avrebbe mai pensato possibile, persino con persone a loro intime, ma lo stesso spettatore, superato l'impatto iniziale, rimane come assorbito in un mondo che scopre man mano essere profondamente il suo, nonostante sia nella condizione che viene definita di "normodotato". Piani emotivi e di ragionamento capovolti, dove la malattia o il trauma sono solo evidenze superiori di una condizione affettiva e sessuale generale. Un piccolo capolavoro concettuale questo, che rende merito al cinema come strumento non solo di esibizione o narrazione, ma anche di riflessione critica su ciò che ci capita mentre stiamo pensando ad altro: la vita.
L'amore vola (2014)
Un film di Paolo Severini
(comunicato stampa)
Il tema verso il quale conduce gli intervistati è quello della loro sessualità. Argomento quanto mai difficile da affrontare per tutta una somma di motivi. Al di là delle questioni toccate, sono rimasto molto colpito dall''approccio particolarmente equilibrato e sensibile messo in campo dal regista/attore Severini. Usando la camera con apparente disinvoltura, e persino sciatteria stilistica, costruisce invece una raffinata spirale di coinvolgimento. Non solo le persone intervistate finiscono per dire più di quanto avrebbe mai pensato possibile, persino con persone a loro intime, ma lo stesso spettatore, superato l'impatto iniziale, rimane come assorbito in un mondo che scopre man mano essere profondamente il suo, nonostante sia nella condizione che viene definita di "normodotato". Piani emotivi e di ragionamento capovolti, dove la malattia o il trauma sono solo evidenze superiori di una condizione affettiva e sessuale generale. Un piccolo capolavoro concettuale questo, che rende merito al cinema come strumento non solo di esibizione o narrazione, ma anche di riflessione critica su ciò che ci capita mentre stiamo pensando ad altro: la vita.
L'amore vola (2014)
Un film di Paolo Severini
(comunicato stampa)