Come si può.

©2013 Fulvio Bortolozzo.
Un anno è passato da quando Gabriele Basilico è andato a fotografare in altri luoghi. Arrivai a Milano solo il 15 febbraio successivo, nel primo pomeriggio, troppo tardi per le esequie a Sant'Ambrogio, ma in tempo per il commovente ricordo che di lui si fece alla Triennale.

Di recente mi capita spesso di nominarlo con gli allievi e gli amici. Misuro così il vuoto che va espandendosi in me da quando nessuna sua nuova fotografia arriva ad illuminare qualche pezzo della strada che sto faticosamente percorrendo.

Non pensavo davvero che potesse mancarmi così tanto la sua presenza autoriale. Invece è proprio questo che sento. C'è uno spazio che resterà sempre suo, per quanto si possa immaginare di occuparlo per proseguirne il lavoro. Capita così con i grandi, quelli che cambiano la direzione delle cose, che impongono soluzioni di continuità tra quello che c'era prima di loro e cosa ci sarà dopo. Grazie Gabriele per tutto quello che ci hai insegnato sia con l'esempio sul campo, sia con i discorsi che volentieri facevi sul tuo lavoro e che continui a farci attraverso le tue opere. Si cerca di meritarti, come si può.

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