Il nuovismo politico tra Instagram e Renzi
@matteorenzi: http://web.stagram.com/p/292770360318091680_216150 |
Detto questo, e tornando all'aspetto fotografico della questione, sottoscrivo le analisi estetiche sul sistema iconografico di Instagram come quella recente di Michele Smargiassi. Da tempo anch'io scrivo del "pittorialismo di ritorno" che invece di rifarsi alla pittura dei secoli passati si rifà alla storia della tecnologia fotografica. Tuttavia la piattaforma in sè è oggi un "social media" (due parole che ormai sono di gran moda e di cui non si potrà fare a meno per un bel po' mi sa...) che connette un numero crescente di persone con caratteristiche molto precise: posseggono ed usano uno smartphone (quelli della prima ora, e i loro epigoni, usano iPhone, quelli dell'ultimo minuto, e attenti al budget, Samsung & c.), sono in maggioranza nella fascia dei trenta-quarantenni e lavorano, o ambirebbero a farlo, in modalità "smart" (quasi come nell'incipit di una vecchia canzone cantata da Patty Pravo: "oggi qui, domani là"...). Sono inoltre "camerafonino dipendenti". Queste persone possono tra l'altro persino decidere di andare a votare, anche a quella parodia elettorale che sono le Primarie del PD. Mi sembrano elementi sufficienti perché Instagram sia considerabile "il nuovo che avanza", non certo nei termini estetici delle singole fotografie, del tutto attardati come si diceva, ma nella instantaneità del flusso, nella modalità "mobile" di produzione e condivisione, e nell'iconocentrismo del messaggio (Twitter sta a Instagram, come il telefono alla videochiamata).
Concludendo, Instagram mi appare come uno strumento contraddittorio, al tempo stesso con la testa immersa nel passato e con il corpo in corsa nel futuro. Per ora così è e chi lo vuole usare per scopi politici ed elettorali così lo usa. Al tempo della TV in bianco e nero c'era poco da sindacare sulla arretratezza estetica di quel mezzo e sulle Tribune elettorali grigiastre (l'antico) rispetto a quelle che arrivarono in seguito tutte rutilanti di colori (il nuovo che avanzava)...
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