Lungo questo sentiero

Corsi e workshop di fotografia 2012-2013
Bene, come cantavano i Righeira, "l'estate sta finendo" e con essa il  periodo dell'anno nel quale mi dedico con maggiore continuità ed intensità al ripensarmi. Il prossimo ottobre ricomincio a insegnare. Odore di matite temperate nell'aria. Ricordi infantili. Il giorno di San Remigio, tra un mese esatto, mi vide scolaro e poi studente. Tutto cambia, ma ottobre resta per me il mese nel quale un ciclo si riapre, più ancora del passaggio di fine d'anno.

Anche quest'estate quindi mi sono posto il problema di cosa avrei insegnato dal prossimo autunno. L'ambito didattico resta sempre quello fotografico, ma questo settore vive un'evoluzione sempre più rapida e nascono ormai ogni mese nuove offerte formative di ogni genere e livello, anche di quelli più deprimenti purtroppo. Io stesso mi evolvo e conquisto nuove consapevolezze o almeno così penso. Ecco una prima cosa che posso continuare ad insegnare, o almeno provarci: il dubitare. Un dubitare operativo, creatore di fatti, non certo paralizzante. Con il dubbio si possono mettere in crisi certezze apparenti e dare ascolto alle parti meno conosciute della nostra psiche. Come conseguenza, l'orientamento dei miei corsi e workshop (in)seguirà l'espressione personale nel fotografico, considerandola il vero baricentro culturale e professionale. La crescente diffusione di un fotografare stancamente ripetitivo, tutto fatto di filtri preconfezionati (apps...) ed esibizionismo web, così come l'incapacità di rinnovamento dei clichè nell'immaginario professionale e "artistico" rendono urgente un'attenzione profonda ai motivi primi che spingono una persona a schiacciare il bottone di una fotocamera. Un'indagine che nel suo farsi può costruire pratiche fotografiche liberanti e positive. Un discorso che partendo dal fotografare può coinvolgere la percezione visiva e con essa lo stare al mondo di ciascuno.

Con questo intento programmatico in testa, sto riformulando la didattica. Per primi arrivano COMINCIARE BENE e I COLORI DELLA CITTÀ. Il primo è un corso base tutto orientato alla fotografia espressiva. Chi sente il desiderio di realizzare immagini personali, ma è intimorito dalla tecnica fotografica potrà farsi accompagnare alla conoscenza di quanto gli serve per avviarsi nella giusta direzione. Il secondo riprende invece un titolo a me caro, perché fu quello del primo corso che avviai e che fu frequentato nel tempo da persone di notevoli qualità umane, con molte delle quali sono tuttora in rapporti d'amicizia. Ora è strutturato come un corso orientato ad usare le uscite notturne negli spazi urbani come esercizio fondamentale dal quale far scaturire domande, consapevolezze, acquisizioni espressive e concettuali. La notte, come un teatro del pensare, nel quale mi muovo sempre più a mio agio.

Nel tempo arriveranno le restanti offerte, ma tutte orientate all'espressività. Nel tentativo di farla crescere, di darle una posizione centrale e con essa di influenzare positivamente l'esistere di chi vorrà camminare con me lungo questo sentiero.



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