Lungo questo sentiero
Corsi e workshop di fotografia 2012-2013 |
Anche quest'estate quindi mi sono posto il problema di cosa avrei insegnato dal prossimo autunno. L'ambito didattico resta sempre quello fotografico, ma questo settore vive un'evoluzione sempre più rapida e nascono ormai ogni mese nuove offerte formative di ogni genere e livello, anche di quelli più deprimenti purtroppo. Io stesso mi evolvo e conquisto nuove consapevolezze o almeno così penso. Ecco una prima cosa che posso continuare ad insegnare, o almeno provarci: il dubitare. Un dubitare operativo, creatore di fatti, non certo paralizzante. Con il dubbio si possono mettere in crisi certezze apparenti e dare ascolto alle parti meno conosciute della nostra psiche. Come conseguenza, l'orientamento dei miei corsi e workshop (in)seguirà l'espressione personale nel fotografico, considerandola il vero baricentro culturale e professionale. La crescente diffusione di un fotografare stancamente ripetitivo, tutto fatto di filtri preconfezionati (apps...) ed esibizionismo web, così come l'incapacità di rinnovamento dei clichè nell'immaginario professionale e "artistico" rendono urgente un'attenzione profonda ai motivi primi che spingono una persona a schiacciare il bottone di una fotocamera. Un'indagine che nel suo farsi può costruire pratiche fotografiche liberanti e positive. Un discorso che partendo dal fotografare può coinvolgere la percezione visiva e con essa lo stare al mondo di ciascuno.
Con questo intento programmatico in testa, sto riformulando la didattica. Per primi arrivano COMINCIARE BENE e I COLORI DELLA CITTÀ. Il primo è un corso base tutto orientato alla fotografia espressiva. Chi sente il desiderio di realizzare immagini personali, ma è intimorito dalla tecnica fotografica potrà farsi accompagnare alla conoscenza di quanto gli serve per avviarsi nella giusta direzione. Il secondo riprende invece un titolo a me caro, perché fu quello del primo corso che avviai e che fu frequentato nel tempo da persone di notevoli qualità umane, con molte delle quali sono tuttora in rapporti d'amicizia. Ora è strutturato come un corso orientato ad usare le uscite notturne negli spazi urbani come esercizio fondamentale dal quale far scaturire domande, consapevolezze, acquisizioni espressive e concettuali. La notte, come un teatro del pensare, nel quale mi muovo sempre più a mio agio.
Nel tempo arriveranno le restanti offerte, ma tutte orientate all'espressività. Nel tentativo di farla crescere, di darle una posizione centrale e con essa di influenzare positivamente l'esistere di chi vorrà camminare con me lungo questo sentiero.