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Visualizzazione dei post da novembre, 2009

Lavori in Villa

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L' Osservatorio Gualino , in collaborazione con il Consorzio Villa Gualino , presenta la seconda mostra collettiva della rassegna LAVORI IN CORSO . Le fotografie selezionate per quest'esposizione rappresentano lo "stato dell'arte" degli autori nel loro personale cammino di ricerca visiva. Nell'intento di permettere a ciascun partecipante un riscontro diretto sul rapporto esistente tra progettualità individuale e coinvolgimento del pubblico, si è dato molto spazio alle serie d'immagini omogenee. Tutte sorrette dall'intenzione esplicita di "conquistare" un proprio significato in virtù della ripetizione, e variazione, del loro tema di fondo. Come nella precedente esperienza, il momento espositivo, lungi dal voler essere l'occasione per tirare le fila di discorsi ancora germinali o in pieno svolgimento, viene vissuto come indispensabile punto di passaggio critico per l'irrobustimento della consapevolezza progettuale degli autori esposti.

Osservare con calma

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Condove, 2009. Dalla serie Appunti per gli occhi . Scoprivo che un medesimo viaggio si poteva prolungare, ripetere e moltiplicare attraverso la lettura di libri, lo studio delle mappe, l'osservazione delle immagini e delle fotografie. Scoprivo anche che quel modo di spostarsi aveva addirittura un vantaggio rispetto allo spostarsi fisicamente, nel senso che il percorso iconografico permetteva di fermarsi, osservare con calma, tornare all'immagine precedente, cosa che spesso in un vero viaggio non si ha né il tempo né la possibilità di fare. (Ryszard Kapuściński, In viaggio con Erodoto)

Hopper a Milano

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Milano, 2009. Una bella fila di persone mi accoglie nel cortile di Palazzo Reale a Milano. Tutti in attesa, più o meno paziente, di vedere dal vero i capolavori di Edward Hopper . L'aspettativa è grande, però, come già mi era successo con la precedente mostra di Magritte , in questo palazzo finisco per consumare anche piccole delusioni. Per dare a Cesare quel che è di Cesare, devo subito dire che sia l'accoglienza, sia l'allestimento, danno prova della solita positiva laboriosità meneghina. Tutto è stato fatto per il meglio. Il catalogo anche. Persino di più. Nel senso che alcuni dei pezzi più importanti realizzati da Hopper si possono vedere solo lì. Qui nasce il retrogusto amaro della mia delusione. La comunicazione mediale della mostra ha, almeno con me, lavorato "troppo bene". Una mostra intitolata "Edward Hopper" aveva fatto nascere nella mia fantasia sogni di gloria . Come, per esempio, quello di poter vedere un'antologica piuttosto complet

Un iraniano a Torino

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© Mohammadreza Mirzaei Sono davvero lieto di poter proporre al pubblico torinese un incontro-conferenza con il giovane autore iraniano Mohammadreza Mirzaei . Mirzaei vive e lavora a Teheran. Da alcuni anni porta avanti un pensiero originale sulla realtà culturale del suo Paese, con riferimenti forti alle migliori tradizioni fotografiche internazionali. Nell'occasione di questo suo viaggio in Europa ha voluto sostare a Torino per rinsaldare di persona i rapporti virtuali che da qualche tempo intrattiene con me via Internet. Durante la serata Mohammadreza presenterà uno slide-show e commenterà i progetti in corso, mettendosi a disposizione degli intervenuti per approfondirne i vari aspetti. Spererei proprio che la partecipazione all'evento sia degna della sua eccezionalità. Per questo motivo esorto i miei concittadini, e gli amici più vicini, a non voler mancare a questo appuntamento. UN IRANIANO A TORINO Slide Show e conferenza di Mohammadreza Mirzaei A cura di Fulvio Borto

Artissima 16

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Non c'è due senza tre. Rieccomi qui con il mio "pezzo" su Artissima fatto come al solito con la "muta" sequenza cronologica della fotografie scattate durante l'incursione di ieri pomeriggio. Così, a caldo, mi è sembrata un'edizione con meno cose da vedere, ma diverse delle quali interessanti. Parecchie le ho trovate nelle gallerie tedesche, berlinesi in primis. Una presenza rilevante, forse dovuta al ventennale della caduta del Muro? Buone cose le ho incontrate anche tra Londra e New York. Fotografia sempre a piene mani. Dei Luigi Ghirri deliziosi, Struth giganteschi, Ruff anche, un Olivo Barbieri amazzonico, un bel pezzo storico di Eggleston , vari altri autori e, udite, udite nemmeno un Basilico !!!! Devo essermelo perso io, perché un'edizione di Artissima senza un po' di basilico, mi parrebbe quasi un sacrilegio ;-) Chi desidera ri-vedere le fotografie delle due edizioni precedenti può cliccare qui e qui .

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