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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

Io l'ho visto giocare.

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  Ieri, 15 ottobre 2024, passeggiavo con mia moglie in corso Re Umberto e ad un certo punto ho "sentito" che ero vicino al luogo dove morì Gigi Meroni, investito da un'auto mentre attraversava fuori dalle strisce. Così l'ho detto e ho subito aggiunto "io l'ho visto giocare". Mia moglie mi ha risposto, "lo dici spesso", nel senso che in tanti anni insieme me lo aveva sentito dire varie volte. Poi lei è andata per una sua commissione e nell'attesa ho camminato nei dintorni, fino a quando mi sono trovato inaspettatamente davanti ad un cippo con tanti fiori. Era il ricordo di Meroni, vicino al punto dove aveva perso la vita. Una fotografia e una scritta. Sono rimasto prima sorpreso e poi ho sentito crescere in me una forte commozione, che ancora adesso sento. Inspiegabile. Voltandomi per allontanarmi,  incrocio un bel bambino, biondino, chiaramente gentile e un po' timido, che mi fissa. Dopo pochi passi mi giro e vedo che tocca lievemente i

Ostaggi e sogni.

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Con oggi è passato già un anno dal massacro di innocenti compiuto da Hamas in Israele. Da allora decine di migliaia di altri innocenti sono morti per mano degli israeliani a Gaza e da poco altri innocenti hanno iniziato a morire in Libano e altri innocenti ancora muoiono nelle città israeliane e in Cisgiordania. La maggior parte sono musulmani, ma ci sono anche ebrei, atei, cristiani. Anche in Ucraina muoiono dal 24 febbraio 2022. Centinaia di migliaia di giovani e meno giovani soldati. Migliaia di civili, altri innocenti. Oltre ai soldati, tanti umani, donne, bambini, vecchi. Solo alcuni di tutti questi morti lo sono per un motivo, per una volontà reciproca di annientamento del nemico. Troppi erano solo persone che vivevano la loro vita senza per questo volere portare morte a nessuno. Questi troppi sono ostaggi dei pochi che vogliono la morte come soluzione finale. Ostaggi di volontà politiche, religiose, economiche al cui vertice prosperano alcuni umani: i capi. Nella vicenda umana s

A volte ritornano...

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Mosca sotto un bombardamento della Luftwaffe, 26 luglio 1944.  Questa fotografia di Margaret Bourke-White esposta nella mostra di Camera a Torino mi ha molto colpito perché sembra presa in questi deliranti tempi nostri.

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HASHTAG

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