Paratissima è maggiorenne.

Valeria Secchi.
Non lo pensavo davvero possibile, ma devo dire che Paratissima 15 ha già raggiunto la maggiore età e si presenta oggi come una Fiera d'arte di tutto rispetto, ben allineata alle varie altre che gravitano attorno ad Artissima nei giorni più intensi dell'arte contemporanea a Torino.

Cristina Rizza Guelfi.
A parte il dover riscontrare qualche difficoltà iniziale a riconoscere il lavoro dei blogger nel comunicare l'evento, cosa piuttosto bizzarra per chi nasce come indipendente ed outsider dell'arte, per il resto il lavoro messo in campo dallo staff è davvero notevole. Tutto è curato e predisposto al meglio possibile. La sede quest'anno è poi particolarmente affascinante, oltre che in eccellente posizione al centro di Torino: l'ex Accademia di artiglieria, subito dietro il Teatro Regio.

Fabio Bix.
Gli spazi sono stati coerentemente suddivisi su tre piani nelle varie sezioni, rendendo così la visita decisamente più piacevole che in altre sedi precedenti.

Sezione Ph.ocus.
La sezione Ph.ocus dedicata alla fotografia contemporanea e curata da Laura Tota ha poi degli ambienti privilegiati che contribuiscono non poco alla bella resa dell'esposizione.

Giorgibel.
I trentacinque autori selezionati, dei quali circa metà sono donne, danno una panoramica piuttosto ampia degli approcci possibili al fotografico. Come da tradizione, la relazione autobiografica con il mondo, sovente espressa attraverso il proprio corpo, appartiene più all'universo femminile, mentre il rapporto con i luoghi e l'altro da se è più appannaggio di quello maschile. Non è però solo questo il flusso più evidente. L'ideologia, il conformismo, le difficoltà della vita oppressa dalla comunicazione di massa, la messa in discussione della percezione visiva, disvelandone gli inganni, sono alcuni dei filoni che percorrono trasversalmente le opere in mostra.

Antonella Zito.
Nell'insieme Paratissima 15 mantiene l'apertura originaria, a volte ancora eccessiva, ad ogni manifestazione d'arte di qualsiasi tendenza e qualità, ma attraverso le sezioni nelle quali i curatori hanno potuto vagliare con attenzione le presenze riesce a diventare un appuntamento convincente ed attrattivo. Decisamente consigliabile come tappa importante dell'affollatissima kermesse artistica subalpina.

Marco Marucci.





ARCHIVIO

Mostra di più

HASHTAG

Mostra di più