NOTE #1.


Ho pubblicato sul sito blurb.com una rivista a uscita singola dedicata al mio archivio fotografico. Si tratta di una libera immersione nelle sue profondità iconografiche alla ricerca di sintesi che mi rispecchino al di là di ogni considerazione razionale. Sonde inserite nel processo della visione, come attività esistenziale a fondamento della coscienza, e del percorso che interviene quando si cristallizza in immagini automatiche. Il processo rimane imperscrutabile, ma è quanto mai evidente quando l'immagine prende una sua inattesa autonomia nel ritrovamento della seconda visione, quella che interviene dopo, a volte anche molto tempo dopo, rispetto al momento della ripresa.

Considerando la natura compulsiva dell'atto fotografico, almeno per me, e il flusso sempre crescente dell'accumularsi delle fotografie, alla fine il discorso più interessante è quello al riguardo delle permanenze, delle costanze che non mutano nei decenni. C'è qualcosa di più delle funzioni assegnate al fotografico sia nel sociale sia in arte. Quel qualcosa è strettamente connesso con l'identità, ipotetica, di chi preme e continua a premere il pulsante di scatto. Fare il resto, cioè inseguirsi nelle iconografie automatiche, è davvero tutto.

Qui di seguito il link.

NOTE #1
http://it.blurb.com/b/9243160-note-1


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