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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

Coppel migliora la tua vita.

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Coppel è un'azienda commerciale messicana con centinaia di punti vendita. Smerciano abbigliamento uomo e donna, scarpe, prodotti elettronici, smartphone, fotocamere e tanta altra roba a prezzi competitivi, pure con finanziamenti un po' a chiunque e persino con la consegna a domicilio gratuita. Ha filiali anche in Brasile e Argentina. Il loro slogan è "Coppel mejora tu vida" (Coppel migliora la tua vita). Una specie di ipermercato dei balocchi insomma, uno dei tanti della globalizzazione contemporanea. In pratica i loro profitti arrivano dalle masse di consumanti (ché ormai la definizione di consumatori è troppo nobile) i quali ogni giorno si indebitano pur di abbuffarsi dell'indispensabile inutile in cui stiamo tutti annegando tra la nascita e la morte. Da questo letame (cit. Fabrizio De André) Isabel e Agustín Coppel riescono comunque a far nascere il fiore di una collezione di fotografia davvero impressionante. Dal 1990 per tramite della CIAC un'a

REST 26/02/2017

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REST è una rivista stampata su carta di fotografie senza parole . I fotografi selezionati per REST realizzano serialità con immagini interessanti. REST cambia la priorità. La percezione visiva è la prima forma di conoscenza: istintiva, pre-verbale. Se avete bisogno delle parole chiedete direttamente ai fotografi. REST pensa: se un'immagine non funziona, centinaia, migliaia o milioni di parole non potranno salvarla. REST contains photographs without words .  The photographers selected for  REST carry out good projects with interesting pictures. REST wants to change the priority. The visual perception is the first form of knowledge: instinctive, pre-verbal. If you need words, ask the photographers directly. REST thinks: if an image doesn't work, a hundred, a thousand, or a million words won't be enough to save it. Guarda un'anteprima e acquista. Preview and buy . REST 26/02/2017 ARMENTANO BELLONI CIPOLLINA MAZZEI RIGAMONTI ZA

Note per fotografi silenziosi.

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Da sinistra: Emanuele Camerini, Tommaso Parrillo. Ieri sera ero tra il pubblico dell'incontro organizzato da Phom con Witty Kiwi , una particolare casa editrice in un uomo solo . Alla serata ha partecipato anche un autore pubblicato, Emanuele Camerini . Assente giustificata Aminta Pierri , autrice anch'essa in catalogo. Fin qui si potrebbe pensare a qualcosa di letterario. In parte lo è anche. Durante la serata, Tommaso Parrillo, l'editore di Witty Kiwi, ha presentato se stesso e la sua attività. Salernitano, giovane, diplomato all'Accademia di Belle Arti di Napoli, fotografo orientato al fotoreportage e alla fotografia documentaria. Dopo le prime prove, inizia a sentire interesse più per il lavoro di altri fotografi che per il proprio (cosa questa che sentii dichiarare anche al marchigiano Milo Montelli, suo competitore nella stessa nicchia di mercato con la casa editrice Skinnerboox ). Di conseguenza, si sposta di lato e si reinventa nella figura professionale

The Winner is... Quentin Tarantino!

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L'avevo scritto sul mio profilo Facebook il 21 dicembre scorso: " Finalmente si scopre il grande vecchio dietro l'assassinio di Ankara: Quentin Tarantino.. .". E così è stato. L'ha certificato la giuria, presidente escluso, del World Press Photo di quest'anno. Non ricordo e non ricorderò mai il nome del fotografo turco che casualmente ha prelevato l'icona. Così come non ricordo mai chi sia il fotografo che lavora per Shirin Neshat . L'autore difatti non è quel fotografo, che si è limitato, si fa per dire, a fotografare un assassino armato di pistola a pochi metri da lui, con il colpo il canna e il cadavere della sua vittima steso a terra dietro di lui.  Non è stato l'unico a fotografare la scena. Un collega da un altro punto di vista più ampio lo inquadra persino mentre sta scattando la foto premiata. C'è anche la ripresa video dell'evento. Non so se la videocamera abbia continuato a riprendere la scena in assenza dell'op

La Mole del Pittorialismo.

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Al Museo Nazionale del Cinema di Torino è aperta, fino al prossimo 8 maggio, la mostra fotografica Tonalità tangibili. Peretti Griva e il pittorialismo italiano. Dalle collezioni del Museo Nazionale del Cinema . La cura dell'esposizione è condivisa tra Marco Antonetto e Dario Reteuna, mentre la cura della sezione D.R. Peretti Griva è di Giovanna Galante Garrone. Le stampe fotografiche sono ben 250, tutte originali vintage , purtroppo come al solito messe sotto vetro con quello che ciò significa in termini di riflessi. Le sezioni sono tre. La prima, dedicata a Peretti Griva, è posta in un allestimento separato nella sala principale del Museo ed è accompagnata da un breve video in cui Italo Zannier fornisce qualche indicazione critica. La seconda sezione si snoda sulla Rampa Elicoidale che sale intorno alle volte e certamente lo spettacolare colpo d'occhio sull'insieme contribuisce a rendere particolarmente gradevole questa parte della visita. Lungo il percorso, che

Il teatro delle fotografie.

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Giovedì scorso al Teatro Carignano di Torino si è inaugurata la mostra fotografica di Paolo Mussat Sartor (Torino, 1947) e Tiziano Rossano Mainieri (Bologna, 1982), vincitore del Concorso Nazionale Agarttha Arte Giovani Artisti 2016. Sono anche rimaste esposte le fotografie dello scorso anno di Pino Musi (Salerno, 1958) e Daniele Marzorati (Cantù, 1988), vincitore del Concorso Nazionale Agarttha Arte Giovani Artisti 2015 . La mostra è organizzata da Agarttha Arte e curata da Adele Re Rebaudengo. L'associazione Agarttha Arte è stata costituita nel 1997 e la direzione artistica è di Adele Re Rebaudengo e Jean-Luc Monterosso, cofondatore e direttore della Maison Européenne de la Photographie di Parigi (MEP). Questo progetto di Agarttha Arte è sostenuto da Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e si ringrazia il Crédit Agricole Cariparma. Il Teatro Stabile di Torino e Agarttha Arte collaborarono già con successo  per la realizzazione del libro "Teatro

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