Eccomi qui.


Ogni immagine fisica ed esperibile dagli umani ha origine in loro stessi. Anzì, proprio voler farla uscire dalla sua sede naturale, il corpo umano, è l'intenzione primaria all'origine ogni dipinto, disegno, scultura, fotografia, ma anche pagina scritta e stampata, suono emesso da uno strumento, movimento del corpo danzante, ecc. ecc.

Oltre a questa considerazione aurorale, bisogna però far passare la giornata ed arrivare fino a sera. Pur indispensabile, la consapevolezza che la sede delle immagini è in noi non aiuta in nulla a renderle fisicamente esperibili ad altri.

Serve una capacità, molti dicono innata, di farlo; di dare cioè forma e sostanza, vita in pratica, alle immagini. Per fare questo ci vuole esperienza, ricerca, fatica, rìpagate solo da una riuscita, almeno parziale. Ci sono problemi tecnici da conoscere e risolvere, questioni linguistiche da superare, faccende concettuali da sistemare.

Per questo motivo preferisco, a costo di apparire arido ad alcuni, far concentrare l'attenzione di chi mi vuole dare retta su questioni prosaiche, dirette, tralasciando il piano evocativo, più o meno poetico ed orientaleggiante, oggi così di moda.

Se volete fare un'esperienza che allieti il vostro spirito facendovi credere di aver raggiunto chissà quale forma di illuminazione, lasciatemi perdere. Se invece avete piacere di capirci qualcosa di come concretamente si potrebbe fare per avere immagini che funzionino anche con gli altri come desiderate voi, eccomi qui.

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