Il vangelo secondo Matteo.

©2014 Fulvio Bortolozzo.
In questi giorni sono comparsi in vari luoghi di Torino dei manifesti di propaganda elettorale del Partito Democratico con un'iconografia quanto meno curiosa. Vi si vede parte di una fotografia, probabilmente presa al volo durante un incontro pubblico, in cui i soggetti, Sergio Chiamparino e Matteo Renzi, assumono per qualche istante un atteggiamento molto simile all'iconografia classica della pittura cattolica controriformista del primo Seicento.

Chiamparino pare mettersi in posizione di omaggio e ricezione di qualche viatico proveniente da un Renzi illuminato nel volto da una luce proveniente dal basso che lo rende come pervaso di chissà quale aura spirituale. Il tono fortemente giallo rossastro e saturo dell'immagine aumenta l'effetto d'insieme.

Per un confronto diretto, tra i molti esempi possibili, ecco qui due dettagli da dipinti secenteschi.

Caravaggio, "L'incredulità di San Tommaso", 1600-1601.


Francisco Ribalta, "Cristo abbraccia San Bernardo", 1625-27.









































Ora, al di là di quanta sia stata la consapevolezza culturale della citazione visiva in chi ha deciso di usare proprio questa fotografia per la comunicazione elettorale del PD a livello di Regione Piemonte, il fatto stesso che sia stata ritenuta adatta e autorizzata alla diffusione dagli organi dirigenti del partito rivela molto del pensiero salvifico di matrice cattolica che alberga nell'inconscio di chi vede in Renzi un messia politico da cui addirittura ricevere l'imprimatur apostolico che emendi dai peccati già commessi e predisponga alla salvezza della vittoria nelle urne. Laicità e iconografia del pensiero progressista, dove mai sei finita?

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