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Visualizzazione dei post da 2012

Trapani intorno

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©2012 Fulvio Bortolozzo - dalla serie Trapani intorno. In chiusura d'anno pubblico on line   TRAPANI INTORNO , una serie fotografica realizzata in Sicilia durante alcuni spostamenti nel territorio del trapanese. L'approccio rimane quello della serie madre Scene di passaggio (Soap Opera) , di cui mantiene la scelta di seguire le  regole classiche della prospettiva come metodo ancora capace di costruire punti di vista privilegiati da cui osservare e conoscere i luoghi. L'identificazione dei soggetti è affidata all'incontro, non pianificato, tra il movimento dell'autore e l'esigenza imperativa di prolungare nel tempo e nello spazio la traccia ottica di quanto esperito direttamente. Nella inevitabile causalità e soggettività di questa metodologia, ritengo vi sia il vantaggio di poter tentare di superare alcuni radicati stereotipi culturali sull'idea di cosa possa essere un paesaggio. A favore di questa prassi, a mio avviso, c'è anche la migliore di

Fotografare per dimenticare

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Sbirciando sul blog di Michele Smargiassi, ho letto un articolo intitolato L'inciviltà delle immagini , al quale rimando per comprendere meglio le ragioni di ciò che sto per scrivere. In particolare, una citazione fatta da un commentatore di quell'articolo, Giuseppe De Marte, mi ha indotto a modificare la mia posizione sul fenomeno Instagram , che descrissi qualche articolo fa, come peste oculare . Ecco la citazione: La qualità è il nemico di ogni genere di irreggimentazione. Sul piano sociale ciò significa la rinuncia alla caccia di posizioni di potere, la rottura con ogni culto del successo, lo sguardo libero verso l’alto e verso il basso, il piacere per la vita segreta ed il coraggio per quella pubblica. Sul piano culturale, l’esperienza qualitativa significa il ritorno dalla radio e dal giornale al libro, dalla precipitazione all’ozio ed al silenzio, dalla dispersione alla concentrazione, dalla sensazione alla riflessione, dallo snobismo alla modestia, dallo squ

Düsseldorf a Torino

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Sono andato all'inaugurazione della mostra della Scuola di Düsseldorf da Alberto Peola a Torino. Praticamente verso le 19 non c'era nessuno. La cosa mi ha sconcertato e spero vivamente che la serata si sia poi animata, come dovrebbe sempre giustamente essere in queste serate, vista per di più la grande rinomanza internazionale degli artisti esposti: i coniugi Becher , Andreas Gursky , Thomas Ruff , Thomas Struth , Elger Esser e in ultimo, ma non per ultima, Candida Höfer . In tutto solo una dozzina di opere, ma davvero ben presentate negli spazi della galleria. Certo non si tratta di novità, ma di conferme semmai, che però continuano a dire la loro dando utili indicazioni a chi si interessa di fotografia dei luoghi. L'occasione poi di vedere degli originali è sempre da accogliere con favore. Tra gli altri, segnalo una Wasserturm del '74 dei Becher, ultima di un'edizione di 5, la prima opera che si incontra entrando, che possiede un fascino direi persino ipnoti

Testimoni nella polvere

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Ieri sono andato all'inaugurazione di una mostra collettiva curata da Witness Journal a Torino, in via Berthollet 11. Dal passo carraio si accede ad un cortile da dove si entra un locale abbandonato, con il suolo di terra polverosa, senza riscaldamento, con i muri scrostati, disintonacati e illuminati da qualche plafoniera al neon. In questo "gradevole" contesto, denominato loft antica panetteria , sono state appese le opere degli autori. Il contrasto tra la cura, anche oggettuale, delle opere in mostra e la degradazione dell'ambiente in cui sono esibite, lungi dal suggerirmi fascini post-industriali, mi dava una stretta al cuore. Ci ho visto l'amore di chi va sul campo, in contesti spesso molto difficili, e ne riporta immagini e informazioni di alto valore espressivo, sociale e culturale contrapposto al pressapochismo di chi con quei lavori ci organizza il Turin Photo Festival al minor costo possibile, lasciando ai partecipanti di sbrogliarsela da soli, r

Tra Artissima e The Others

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Quest'anno le ho viste una dietro l'altra. Prima Artissima , poi The Others . Devo dire che inaspettatamente mi sono divertito di più alla seconda. Senza nulla togliere ad Artissima , una manifestazione d'arte contemporanea ormai collaudata e senz'altro in grado di proporre artisti di qualità internazionale, la seconda edizione di The Others sembra aver superato le pecche iniziali e presenta lavori ancora più interessanti. Penso che una forte affluenza di pubblico tornerà  a far emergere le situazioni claustrofobiche dello scorso anno, inevitabili per le ridotte dimensioni delle celle dell'ex carcere Le Nuove, ma stavolta gli spazi sono stati allestiti con più cura, spesso con soluzioni site specific piacevoli e a volte persino sorprendenti. Artissima conferma invece nell' Oval un luogo ideale, ampio e confortevole, perfettamente in grado di assorbire una forte affluenza senza penalizzare troppo la visione delle opere. Penso che la visita ad entrambi gli eventi

Una serata ciclopica

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Lo scorso lunedì sera il primo incontro, dedicato all'architettura, del ciclo " Il mestiere del fotografo " è andato bene, oltre le mie aspettative. Nella sede di Polifemo, alla Fabbrica del Vapore di Milano è affluito un pubblico interessato e partecipe. Notevole l'apprezzamento per i lavori della collega Carola Merello e per i miei. Tante le domande e tanto anche il calore degli amici presenti, che ringrazio ancora una volta per il loro sostegno. Qui di seguito alcune delle fotografie realizzate dall'amico Donato Guerrini .

Nell'occhio di Polifemo

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©2008 Fulvio Bortolozzo - dalla serie Un habitat italiano. Ci siamo. Ieri abbiamo ultimato la disposizione delle opere sulle pareti. Ora non restano che piccoli ritocchi e lunedì 5 novembre prossimo alle 18:30 una dozzina di mie tracce ottiche realizzate in una piccola città operaia confinante con Torino, Grugliasco , saranno presentate al pubblico milanese. Per la seconda volta l' associazione Polifemo dimostra in concreto di apprezzare il mio lavoro sul paesaggio urbano. Nel 2006 furono difatti proprio loro a scoprirmi sul web e a propormi quella che poi sarebbe diventata la prima mostra nazionale della serie Olimpia , dedicata alle trasformazioni in atto del territorio torinese in vista delle Olimpiadi invernali. Oggi gli "amici monoculari", come a volte li chiamo scherzando, mi danno l'opportunità di esporre nell'ambito della loro rassegna sul mestiere del fotografo un progetto cui tengo molto perché nacque da un'inedita apertura di fiducia d

Altri dieci anni di arte italiana

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Nella suggestiva sede dell'ex birrificio Metzger di Torino è in corso fino al 3 novembre prossimo la mostra collettiva Un'altra storia 2 - Arte italiana 1980-1990 a cura di Edoardo Di Mauro. Gli artisti esposti arricchiscono il panorama nazionale dell'epoca di contributi originali e non meno validi di quelli più comunemente celebrati: dall'Arte Povera alla Transavanguardia. Durante l'inaugurazione ho preso qualche appunto per gli occhi che spero possa indurre gli appassionati d'arte contemporanea alla visita di questa davvero stimolante esposizione. Un'altra storia 2 - Arte italiana 1980-1990 a cura di Edoardo Di Mauro CCC-T - Ex Birrificio Metzger Centro di Cultura Contemporanea Torino Via Pinelli 63/a (zona San Donato) Espongono: Gianantonio Abate, Salvatore Anelli, Guglielmo Aschieri, Salvatore Astore, Bruno Benuzzi, Enzo Bersezio, Corrado Bonomi, Dario Brevi, C

IN MOSTRA LA PROFESSIONALITÀ

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Fulvio Bortolozzo, dalla serie "Un habitat italiano", 2008-2010. IL MESTIERE DEL FOTOGRAFO: fotografia commerciale in Italia. Dal 5 novembre al 19 dicembre 2012, Polifemo ospiterà presso la sua sede alla Fabbrica del Vapore di  Milano un ciclo di quattro incontri dedicati a Fulvio Bortolozzo , Carola Merello, Maurizio Lodi, Leo Torri, Federica Di Giovanni, Alessandro Grassani, Angelo Lanza e Silvia Tenenti. Otto fotografi noti per il loro lavoro in settori quali la fotografia di architettura, di corporate, di still life e  di moda. Ogni incontro sarà dedicato alla  presentazione dei lavori di due fotografi specializzati, operanti in uno specifico settore professionale, che durante la serata potranno dialogare con il pubblico presentando il proprio lavoro. Sabato 15 dicembre 2012 si terrà poi un incontro/convegno con ospiti che ci  parleranno delle loro esperienze professionali, grazie a esempi concreti, e addetti ai lavori che proporranno le loro riflessioni, aiu

Instagram è una terribile peste oculare...

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Da qualche giorno ci rimugino sopra e stamattina il titolo di questo post è apparso come stato sulla mia bacheca di Facebook. Un sassetto gettato nello stagno del fotografico per vedere quante circonferenze riusciva a fare. Al momento sono 77 i commenti, incluse le mie repliche. Un bello scambio d'idee, non così consueto su FB, almeno per me. Certamente, mi rendo conto che l'affermazione è iperbolica, ma proprio per questo forse aiuta a mettere in chiara luce uno dei temi caldi del momento, almeno per chi si interessa del fotografico e dintorni . La questione è complessa e quindi immagino che ci tornerò sopra in altri successivi post, tuttavia tre punti iniziali proverò a fissarli, anche nella speranza di avviare una discussione fertile con i contributi di chi sta leggendo queste righe. Punto primo . Instagram impone agli utenti un formato di pubblicazione. La scelta è caduta sul formato quadrato. Nobile formato fotografico che richiama l'epoca delle Rolleiflex pr

Contemporary Photobox is open!

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L'inaugurazione di Contemporary Photobox è andata oltre le mie aspettative. La presenza di tanti cari amici, la validità delle opere esposte, il luogo molto suggestivo, l'accoglienza perfetta: tutto ha contribuito a rendere la serata davvero riuscita, di quelle da incorniciare nella memoria. Come al solito, ecco di seguito alcuni appunti per gli occhi dedicati all'evento. .

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